Il ritiro calcistico della SSC Napoli è un vero e proprio evento mediatico. Nonostante tutto, è una delle esperienze lavorative più entusiasmanti per un giornalista. Dopo anni di ritiro a Dimaro Folgarida, a causa dell’emergenza COVID-19, il Napoli di De Laurentiis ha svolto il ritiro in a Castel di Sangro in Abruzzo. Un ritiro che non ha risparmiato alcune polemiche alla squadra azzurra. Analizziamo quali sono stati gli aspetti di un ritiro, che a nostro avviso ha segnato un autorete da parte della squadra di Gattuso.
LOCATION
Castel di Sangro è senza dubbio una meta molto più vicina rispetto a Dimaro e quindi preferibile per un certo verso. In condizioni migliori e senza le problematiche legate alle restrizioni per il COVID-19, la location sarebbe stata una soluzione ottimale. La nota stonata è dovuta solo alla dispersività della cittadina. Infatti il centro sportivo Stadio-Palazzetto è dislocato dal centro cittadino, questo ha favorito una divisione netta tra gli interessi del pubblico.
OFFICIAL STORE
Ottima l’idea di installare quattro official store su tutto il territorio. Soluzione migliorabile dal punto di vista visivo con degli store più moderni e più grandi e non con le casette in legno tipo mercatini di Natale di Bolzano.
PALAZZETTO
L’idea di allestire un palazzetto per le conferenze e gli incontri è ottima. L’esposizione della Coppa Italia al centro è stata una delle attrazioni più interessanti, come quella di inserire anche store del Napoli e del territorio all’interno della struttura. Bocciati i venditori di panini e varie all’esterno del palazzetto.
COPPA ITALIA
Una stonatura pesante arriva dalla Coppa Italia. Dover comprare un gadget per fare la foto con la Coppa Italia è stata una delle scelte più sbagliate che si potesse fare. Il caso ha voluto che una persona che ha acquistato un gadget ha fatto la foto con la Coppa, ma, nel momento in cui a fare la foto è stato suo figlio, l’addetto alla sicurezza ha fatto presente che bisognava comprare un altro gadget.
MANCANZA DI UNA SALA STAMPA E WIFI PER GIORNALISTI
Negli anni scorsi ad occuparsi del ritiro, c’era la Nicer, società di comunicazione che ha sempre messo a disposizione dei giornalisti, una sala stampa con wifi per svolgere il proprio lavoro. La gestione da parte di Bianca De Carli, responsabile dell’ufficio stampa del ritiro di Dimaro è una garanzia per i giornalisti che arrivano. Quest’anno non c’era ne la sala stampa ne la possibilità di accedere al wifi.
TURNAZIONE PER L’ACCESSO ALLO STADIO TRA GLI ACCREDITATI
Altra nota dolente è la turnazione allo stadio tra i giornalisti accreditati, molti i colleghi giornalisti che hanno lamentato tale soluzione. Anche chi era accreditato, non aveva nelle mani la certezza di entrare allo stadio ogni giorno di ritiro.
CAMPAGNA ELETTORALE PER LA CAMPANIA A CASTEL DI SANGRO
Una delle cose peggiori che abbiamo visto fare è la campagna elettorale con annessi bigliettini distribuiti. Una visione bruttissima agli occhi del pubblico e degli addetti ai lavori. Colpa non attribuibile alla società.
AFFLUENZA DI PUBBLICO ANTICIPATA MA CHE NON C’È STATA
È stata anticipata un’affluenza di varie decine di migliaia di persone al giorno, un risultato che a Castel di Sangro non si è avuto. Questo ha destato i malumori degli esercenti commerciali della zona. Sicuramente questa non è una colpa attribuibile alla società.
ESTERNAZIONE DE LAURENTIIS SU RADIO KISS KISS NAPOLI
A conclusione del ritiro, una delle pagine più brutte della storia della SSC Napoli è la questione riguardante le esternazioni del presidente del Napoli sulla radio ufficiale e sul suo editore. Tali argomenti vanno presentati in sedi private.