Negli ultimi mesi, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli fiscali sui bonus casa, con particolare attenzione alle rendite catastali e alle eventuali irregolarità nelle richieste di detrazione. Questa stretta si inserisce nel più ampio piano del governo per contrastare frodi e abusi legati agli incentivi per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli immobili.
Quali bonus casa sono sotto controllo?
I controlli riguardano principalmente i seguenti incentivi:
Superbonus 110% (ora ridotto al 70-65%): agevolazioni per la riqualificazione energetica degli edifici.
Bonus ristrutturazione (50%): detrazione per interventi edilizi ordinari e straordinari.
Ecobonus: incentivi per l’efficientamento energetico.
Sismabonus: agevolazioni per interventi di miglioramento sismico.
Bonus facciate: detrazione per il rifacimento delle facciate esterne (scaduto, ma ancora soggetto a controlli).
I principali obiettivi dei controlli
L’Agenzia delle Entrate sta verificando:
1. Congruità della rendita catastale: molti contribuenti hanno dichiarato valori catastali non aggiornati per accedere ai bonus in misura superiore al dovuto.
2. Requisiti soggettivi e oggettivi: il Fisco sta controllando che i beneficiari rientrino nelle categorie ammesse e che gli interventi siano stati eseguiti secondo normativa.
3. Cessioni del credito sospette: particolare attenzione viene posta sulle operazioni di cessione e sconto in fattura, modalità attraverso cui si sono verificate molte truffe negli anni scorsi.
4. Fatture e documentazione: vengono richiesti dettagli sulle spese sostenute per evitare che vengano detratte spese inesistenti o gonfiate.
Come vengono effettuati i controlli?
Le verifiche avvengono attraverso incroci di dati con il Catasto, controlli documentali e ispezioni dirette sugli immobili. Il Fisco si avvale anche di segnalazioni anonime e dell’intelligenza artificiale per individuare anomalie nei flussi finanziari legati ai bonus edilizi.
Quali sono i rischi per chi ha dichiarato il falso?
Chi viene sorpreso a dichiarare dati errati o a percepire il bonus senza averne diritto rischia sanzioni pesanti:
Decadenza del beneficio fiscale e obbligo di restituire le somme detratte.
Multe fino al 200% dell’importo indebitamente detratto.
Rischio di denuncia per truffa ai danni dello Stato, con conseguenze penali nei casi più gravi.
Le reazioni del settore
Le associazioni di categoria degli edili e degli amministratori di condominio chiedono al governo maggiore chiarezza normativa e più tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni. Alcuni professionisti denunciano un’eccessiva burocrazia che potrebbe rallentare i cantieri e scoraggiare nuovi interventi.
Nel frattempo, chi ha usufruito dei bonus è invitato a controllare la regolarità della propria posizione fiscale, conservare tutta la documentazione e, in caso di dubbi, rivolgersi a un commercialista per evitare spiacevoli sorprese.