Castellammare contro racket e usura: in città arriva don Luigi Merola

A Castellammare di Stabia arriva don Luigi Merola, il parroco anticamorra. L’iniziativa del comune stabiese, “Vacciniamoci contro la camorra, il racket e l’usura”, torna per un secondo appuntamento il 4 dicembre alle ore 10.30 in piazza Giovanni XXIII. La manifestazione avrà come ospite d’eccezione don Luigi Merola, parroco anticamorra e fondatore de “A voce d’e creature” un’associazione che offre rifugio e servizi ai giovani. Questo secondo appuntamento, come il primo, sarà un dialogo tra l’ospite e il pubblico composto non solo dalla cittadinanza ma anche dai giovani intervenuti numerosi durante il primo incontro.

«La campagna – ha detto il sindaco Gaetano Cimmino – ha lo scopo di sottrarre terreno fertile alla camorra che tenta di inquinare il tessuto sociale ed economico, di manifestare ferma condanna ai fenomeni criminali, di testimoniare la presenza dello Stato al fianco dei cittadini, delle famiglie, degli imprenditori protagonisti della nuova primavera della città. L’importanza della manifestazione si può trovare nell’attualità. E’ di ieri la notizia dell’arresto di un estorsore legato alla camorra che pretendeva il pizzo sull’organizzazione delle feste in penisola sorrentina. Alla vittima, che ha confessato di voler rinunciare al proprio lavoro dopo l’aggressione, dico: non sei solo, istituzioni e forze dell’ordine sono al tuo fianco. Riprenditi la tua vita e la tua passione».

In generale, la campagna di sensibilizzazione alle tematiche trattate è un progetto che coinvolge diverse figure del territorio quali l’Ascom territoriale, il Circolo Intercomunale della Legalità, la Fondazione Exodus, il Forum dei giovani e tanti altri enti che si sono uniti alla causa.

Durante tutti gli incontri il programma prevede non solo l’intervento dell’ospite invitato ma anche quello di esponenti delle associazioni che ne prendono parte, delle scuole che hanno abbracciato l’iniziativa e soprattutto dei giovani. Inoltre, durante il primo incontro e per tutti gli altri viene fatto sottoscrivere un documento di “vaccinazione” che attesta il rifiuto e il desiderio di eliminare la camorra, l’usura e il racket dalla società in cui viviamo.

Sara Letizia Serafini