Arrestato il trapper neomelodico legato alla mafia Niko Pandetta: minacciò in un video con tanto di pistola il deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli

Niko Pandetta, il trapper neomelodico nipote del boss catanese Turi Cappello, è stato arrestato dalla polizia di Milano e ora dovrà scontare una condanna di 4 anni per spaccio ed evasione.

Il cantante si era sottratto al provvedimento, ma è stato rintracciato in zona Quarto Oggiaro  dagli agenti della squadra mobile. Nella sua hit “Pistole nella Fendi”, inno della malavita social, canta “maresciallo non ci prendi”. Pandetta è stato protagonista negli di una serie di minacce al deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli con il quale si è scontrato sui temi della legalità e lotta alle mafie e camorra.

Lo stesso Pandetta nel 2019, diffuse sui social un video in cui, “brandendo una pistola d’oro minacciava Borrelli per aver denunciato pubblicamente “i legami del neomelodico con il mondo mafioso”. “A parte le parentele con un boss al 41 bus cui ha sempre manifestato sostegno, non ha preso le distanze da quella realtà ma anzi spesso l’ha celebrata nei suoi concerti, come quello di Fisciano alla vigilia di Natale 2019 in cui si espresse a sostegno dei detenuti al 41bis. Ricordiamo inoltre che è stato già condannato per spaccio” spiega il deputato Francesco Emilio Borrelli.

“Per anni ha diffuso modelli criminali e mafiosi guadagnando tantissimi soldi e dando esempi pessimi. Cantava le canzoni in cui sbeffeggiava le forze dell’ordine ma poi è fuggito proprio come un vigliacco e l’hanno preso dopo poco. Mi auguro che questa volta non ci siano sconti di pena. Pandetta lo possiamo definire un vero e proprio “menestrello delle mafie”. Inneggiando alla criminalità e ai disvalori e proponendo esempi pessimi ha procurato notevoli danni sociali al paese” conclude Borrelli.

Il video: https://fb.watch/gg4VNFo50Q/