Il 7 luglio la Chiesa celebra la memoria del Beato Benedetto XI, papa per meno di un anno ma ricordato per la sua mitezza, saggezza diplomatica e zelo pastorale. Fu un pontefice di passaggio tra due epoche: quella travagliata di Bonifacio VIII e quella dell’esilio avignonese, che sarebbe iniziata poco dopo la sua morte.
Vita e vocazione
Niccolò Boccasini nacque a Treviso nel 1240, da una famiglia modesta. Entrò giovanissimo nell’Ordine dei Predicatori (Domenicani), dove si distinse per intelligenza, umiltà e dedizione. Fu insegnante, priore e infine Maestro generale dell’Ordine.
La sua fama di uomo giusto e capace lo portò alla nomina a cardinale da parte di Papa Bonifacio VIII, che lo inviò come legato in diverse missioni diplomatiche. Fu uno dei pochi cardinali rimasti fedeli a Bonifacio durante lo scontro con il re di Francia, Filippo il Bello.
Dopo la morte di Bonifacio VIII, Niccolò fu eletto papa il 22 ottobre 1303 e assunse il nome di Benedetto XI. Il suo pontificato durò solo otto mesi, ma fu caratterizzato da uno stile molto diverso da quello del suo predecessore: cercò la riconciliazione tra il papato e il Regno di Francia e lavorò per sanare le divisioni interne alla Chiesa.
Cercò la pace, rilasciò i cardinali imprigionati da Bonifacio, ma non cedette nel difendere l’autorità spirituale della Santa Sede. Morì improvvisamente a Perugia il 7 luglio 1304, probabilmente per cause naturali, anche se alcune fonti parlarono di avvelenamento.
Fu beatificato nel 1773 da Papa Clemente XII, che ne riconobbe le virtù eroiche, la fermezza nella fede e la carità verso il prossimo. Il suo corpo riposa nella chiesa di San Domenico a Perugia.
Il Beato Benedetto XI fu un uomo di pace e diplomazia, un pastore fedele e un esempio di mitezza evangelica in un tempo turbolento. Il suo breve pontificato è un invito a vivere il potere come servizio, e la verità con carità.