Infiltrazioni mafiose al Comune di San Giuseppe Vesuviano: il Tar Lazio conferma lo scioglimento

San Giuseppe Vesuviano. A distanza di quattro mesi dall’inizio della causa davanti al TAR Lazio, si apprende oggi che il ricorso contro lo scioglimento del consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano, inoltrato dall’ex sindaco Vincenzo Catapano e altri consiglieri comunali, è stato respinto.

Le motivazioni sono perfettamente in linea con quanto riportato nella relazione prefettizia dello scioglimento, adottato il 10 giugno 2022 da parte del Presidente della Repubblica. Nella sentenza si evidenzia, tra laltro, “la presenza di una rete di rapporti parentali, nonché di frequentazioni e di cointeressenze tra amministratori comunali ed esponenti delle locali consorterie”.

Il Tar poi precisa: “Precedenti di polizia e pregiudizi penali nei confronti di taluni dipendenti, tra cui il responsabile del servizio urbanistico-edilizio e ambiente (per i titoli di reato descritti in atti) e il coinvolgimento dello stesso ex sindaco nella rete delle relazioni sospette, imputabile al detto funzionario e ad un ex consigliere di maggioranza”.

Ed ancora viene riportata “una diffusa situazione di illegalità in vari settori amministrativi, in particolare quello degli appalti pubblici”.

Per quanto riguarda gli affidamenti diretti si riporta del ricorso “a procedure anomale nei settori più sensibili in favore di soggetti privi dei requisiti di affidabilità e integrità, nonché l’inosservanza perpetuata della normativa in materia di trasparenza e anticorruzione”.

La sentenza riporta chiaramente che la relazione prefettizia ha palesato, tra l’altro, una macchina amministrativa “verosimilmente influenzata dalla criminalità organizzata”.

Il giudicato del TAR Lazio giunge in un periodo in cui le compagini politiche a San Giuseppe Vesuviano si stanno preparando per le prossime elezioni comunali ed è sicuramente una brutta batosta nei riguardi di Catapano e di ciò che è rimasto intorno al suo gruppo.

Va pure evidenziato che sia l’ex sindaco Vincenzo Catapano che l’ex consigliere Franco Santorelli, a seguito di una sentenza del Tribunale civile di Nola , sono stati resi incandidabili per dieci anni.