Il Lunedì Santo è il secondo giorno della Settimana Santa, che conduce i cristiani alla celebrazione della Pasqua di Risurrezione. Dopo la Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, il Lunedì Santo segna l’inizio del cammino più intimo e drammatico verso la Passione.
Il Vangelo del Lunedì Santo
La liturgia di questo giorno ci propone il racconto dell’unzione di Gesù a Betania, tratto dal Vangelo di Giovanni (12,1-11).
Gesù è ospite nella casa di Lazzaro, che aveva risuscitato, insieme alle sorelle Marta e Maria. Maria compie un gesto di grande tenerezza e profonda fede: versa sui piedi di Gesù un costoso profumo e li asciuga con i suoi capelli.
Un atto che suscita scandalo e critiche, soprattutto da parte di Giuda, ma che Gesù interpreta come un’anticipazione della sua sepoltura:
«Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura» (Gv 12,7).
Il significato spirituale
Il gesto di Maria rappresenta l’amore disinteressato, la dedizione totale e la capacità di riconoscere in Gesù il Messia, anche mentre si avvicina alla Croce. È un invito per ogni cristiano a non rimandare i gesti d’amore, a scegliere ciò che conta davvero e a vivere ogni momento con gratitudine e fede.
Le celebrazioni del Lunedì Santo
Durante questa giornata non ci sono riti particolari come processioni o benedizioni, ma è una tappa importante nel cammino spirituale verso la Pasqua. Le messe feriali della Settimana Santa assumono un tono più intenso, con letture fortemente simboliche e cariche di significato.
In molte diocesi, il Lunedì Santo è anche l’occasione per incontri penitenziali o momenti di adorazione eucaristica, in preparazione al Triduo Pasquale.
Un invito alla riflessione
Il Lunedì Santo ci chiede di fermarci, di “entrare a Betania”, come Maria, e di scegliere di stare ai piedi del Signore, donando ciò che abbiamo di più prezioso: il nostro tempo, la nostra fiducia, la nostra presenza. Inizia così un cammino che, passando dalla Croce, ci condurrà alla Luce della Risurrezione.