Il 12 marzo la Chiesa celebra la memoria di San Luigi Orione, sacerdote italiano e fondatore di opere caritative che hanno lasciato un’impronta profonda nella storia della Chiesa e nella società. È conosciuto come “il padre dei poveri” e “l’apostolo della carità”, un vero gigante della solidarietà cristiana.
Una vita dedicata a Dio e ai più deboli
Luigi Orione nacque il 23 giugno 1872 a Pontecurone, in provincia di Alessandria. Fin da giovanissimo mostrò un cuore sensibile verso i poveri, i malati e gli emarginati. Entrato per un periodo nel seminario di Don Bosco a Torino, ne assorbì il carisma educativo e l’amore per i giovani più fragili.
Nel 1895 fu ordinato sacerdote e fondò presto il primo nucleo della sua grande opera: la Piccola Opera della Divina Provvidenza, un’opera che si sarebbe poi estesa in tutto il mondo, con scuole, orfanotrofi, istituti per disabili, ospedali e case per anziani.
L’amore che guarisce
Il cuore della missione di Don Orione era l’amore concreto verso gli ultimi, vissuto con una fiducia totale nella Provvidenza di Dio. La sua carità non era astratta, ma fatta di gesti semplici, diretti, quotidiani: accogliere chi era rifiutato, dare dignità a chi era disprezzato, guarire le ferite dell’anima e del corpo.
Celebre è il suo motto: “Solo la carità salverà il mondo”.
Fu vicino ai terremotati della Calabria e della Marsica, agli orfani delle guerre, agli emigranti, ai malati mentali, agli anziani abbandonati. Ovunque c’era dolore, Don Orione cercava di portare speranza e luce.
La morte e il culto
San Luigi Orione morì il 12 marzo 1940 a Sanremo, pronunciando queste parole: “Gesù! Gesù, vado!
Fu canonizzato da San Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004, che lo definì “un cuore senza confini, perché dilatato dalla carità di Cristo”.
Le sue opere vivono ancora oggi in moltissimi Paesi del mondo, portando avanti il suo spirito di servizio, fede e amore verso i più deboli.
Un santo vicino al nostro tempo
San Luigi Orione è un modello attualissimo di santità operosa, capace di trasformare la fede in azioni concrete. La sua vita dimostra che la carità è il volto più autentico del Vangelo, e che ogni cristiano è chiamato ad “abbassarsi” per sollevare gli altri, come ha fatto Cristo.