Minori a rischio affidati alle Onlus gestite dai parenti dei camorristi

“La linfa della camorra sono le giovani leve. Rappresentano la manovalanza e sono incoscienti abbastanza da essere pronti a tutto, per assecondare l’aspirazione di scalare le gerarchie dei clan”.

Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, evidenzia la presenza di figure legate ai casalesi nelle Onlus che si occupano dei minori a rischio.

“Un giro di soldi da gestire e tanti ragazzini da plasmare. Il business dei minori a rischio è una miniera d’oro per le organizzazioni camorristiche. I giovani sono figure ideali da sfruttare come manovalanza. Provengono da contesti di disagio e marginalità e hanno l’incoscienza giusta per essere pronti a tutto. Vivono nel sogno di risalire la gerarchia della malavita e di ottenere un posto al sole nello scenario criminale. I boss lo sanno e li sfruttano senza farsi troppi scrupoli”.

“Il forte interesse della camorra nei confronti dei minori è cosa nota. Spesso i malavitosi avviano i loro stessi figli all’illegalità. Per questo continuiamo a chiedere una legge che preveda la revoca della genitorialità ai delinquenti. Solo togliendo i figli ai camorristi potremo salvare questi minori da un destino segnato”, conclude Borrelli.