La medicina ha compiuto un miracolo: una bambina di 7 mesi, che pesa 6 chilogrammi, è stata salvata all’ospedale Molinette di Torino grazie a un trapianto della parte sinistra del fegato di un donatore pediatrico e a un autotrapianto della vena giugulare destra per ricostruire la vena porta.
Nata a febbraio con una rara malformazione delle vie biliari, la piccola era stata sottoposta a un primo intervento chirurgico correttivo a giugno presso il reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, diretto da Fabrizio Gennari.
Nonostante l’operazione, la bambina presentava ancora un quadro di ittero, con una progressiva compromissione della funzione epatica.
Inserita nella lista d’attesa per un trapianto di fegato a luglio, la piccola era stata ricoverata a settembre presso il reparto di Gastroenterologia pediatrica del Regina Margherita, diretto da Pierluigi Calvo. Il trapianto era diventato urgente a causa della gravità dell’insufficienza epatica, che metteva a rischio la sua sopravvivenza nel breve periodo. Nelle ultime settimane, un fegato è diventato disponibile dal Veneto, e ne è stata utilizzata la porzione più piccola, quella sinistra.
L’intervento, durato dodici ore, è stato condotto da Renato Romagnoli, responsabile del dipartimento Trapianti e del programma di trapianto epatico per adulti e bambini della Città della Salute di Torino, con la collaborazione del suo team, composto da Francesco Lupo e Stefano Mirabella. L’operazione è stata tecnicamente molto complessa a causa del grave restringimento della vena porta della piccola paziente, che era ormai priva di flusso sanguigno. Si è reso necessario sostituire l’intera vena porta, utilizzando la vena giugulare destra della bambina come miglior sostituto, effettuando un vero e proprio autotrapianto.
Il decorso postoperatorio è stato regolare. Il fegato trapiantato ha ripreso a funzionare perfettamente e le condizioni generali della bambina sono migliorate in maniera sorprendentemente rapida, tanto che, a soli tre settimane dall’intervento, è stata dimessa e ha fatto ritorno a casa.
Fonte:Ansa.it