Il 30 marzo la Chiesa ricorda il Beato Amedeo IX di Savoia, un sovrano illuminato e uomo di grande carità, noto per il suo impegno a favore dei poveri e la sua profonda fede cristiana.
Vita e regno
Amedeo nacque nel 1435 a Thonon-les-Bains, in Savoia, figlio del duca Ludovico di Savoia e di Anna di Cipro. Sin da giovane mostrò una particolare inclinazione alla pietà e alla giustizia, qualità che lo accompagnarono durante il suo breve ma significativo ducato. Nel 1452, sposò Yolanda di Valois, figlia del re di Francia Carlo VII, una donna che condivise i suoi ideali di governo e carità.
Divenuto duca di Savoia nel 1465, Amedeo governò con grande attenzione verso i bisognosi, promuovendo leggi a favore dei poveri e degli oppressi. Rinunciò a molte spese di corte per destinare le ricchezze alla costruzione di ospedali, rifugi per i malati e strutture di accoglienza per i più deboli.
La malattia e la santità
Amedeo soffriva di epilessia, una condizione che lo rese fragile fisicamente, ma mai nello spirito. Nonostante la malattia, continuò a dedicarsi al suo popolo fino a quando, a causa di intrighi politici e pressioni esterne, fu costretto a lasciare il potere alla moglie Yolanda, che governò in sua vece.
Si ritirò così a Vercelli, dove trascorse gli ultimi anni in preghiera e carità, affidandosi completamente a Dio. Morì il 30 marzo 1472 a soli 37 anni, lasciando un ricordo indelebile di giustizia e amore cristiano.
Culto e beatificazione
Il Beato Amedeo IX fu beatificato da Papa Innocenzo XI nel 1677, e ancora oggi è venerato come patrono della Savoia e protettore degli epilettici. Il suo esempio di governo giusto e caritatevole continua a ispirare coloro che si dedicano al bene comune.